Sostegno dei reparti

Reparti di Nefrologia e Urologia Pediatrica di Padova e Bologna

Al fine di migliorare la qualità di vita dei piccoli pazienti e delle loro famiglie e per stimolare sempre più il miglioramento dell’assistenza medica.

Il sogno di Stefano partecipa ai seguenti finanziamenti:

  • assistenza di un medico psicologo
  • impiego di un segretario per visite e appuntamenti
  • partecipazioni di giovani nefrologi e di personale paramedico a corsi di aggiornamento e a convegni

ed ha inoltre finanziato:

  • le spese di viaggio di una bambina ugandese per sostenere un intervento urologico
  • le spese di viaggio e alloggio di un professore inglese che, in collaborazione con i medici dell’urologia, ha potuto realizzare tre delicatissimi interventi

Il sogno di Stefano ha acquistato:

  • 1 analizzatore di impendenza
  • 1 lampada scialitica
  • letti per i genitori che assistono i loro bambini durante il ricovero
  • materiale ricreativo
  • 1 ecografo
  • 1 sonda micro-ventox per ecografo
  • n. 1 Airvo2 Fisher & Paykel

Grazie ai contributi di Banche, Enti e Società Il sogno di Stefano ha acquistato:

  • 1 ecografo vescicale non invasivo (Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo)
  • 1 software per analisi di immagine per microscopia di laboratorio (Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo)
  • 2 holter per la registrazione della pressione arteriosa (Banca Popolare di Verona e Novara)
  • 1 televisore per la saletta ricreativa del reparto (Associazione Sportiva Chievo di Buttapietra-Verona)

Il sogno di Stefano ha sostenuto e continua a sostenere famiglie in situazioni di disagio economico seguite dai reparti di nefrologia e urologia di Padova e di Bologna, dove i volontari presenti settimanalmente si rendono disponibili ad incontrare ed ascoltare bambini e genitori ricoverati.

L’esperienza del Supporto Psicologico nel Servizio di Nefrologia Pediatrica del Dipartimento di Pediatria con il contributo dell’Associazione “Il Sogno di Stefano”

Introduzione

La patologie renali in età pediatrica comportano percorsi clinici che possono interferire significativamente sugli equilibri psico – affettivi individuali e familiari. Per questa ragione da molti anni il Servizio di Nefrologia Pediatrica e quello di Psichiatria Infantile e Psicologia Clinica del Dipartimento di Pediatria di Padova collaborano con l’obiettivo prioritario di mantenere e recuperare una buona qualità di vita per i piccoli pazienti e i loro genitori.

L’integrazione di cure mediche e psicologiche sostiene e rinforza l’adesione e la partecipazione consapevole al progetto di cura, specie nelle condizioni di cronicità, riduce il rischio del disagio psichico-affettivo nei bambini e negli adolescenti e dello stress emotivo nelle loro famiglie.

Tale collaborazione, attiva fin dagli anni ottanta, si è progressivamente sviluppata attraverso una riunione multidisciplinare a cadenza settimanale con il personale medico e infermieristico, la dietista, l’assistente sociale e gli specializzandi del Servizio di Psichiatria Infantile incaricati dei percorsi di consulenza.

Dalla fine del 2006 la Nefrologia Pediatrica può contare sulla presenza stabile e continuativa di uno psicologo grazie al supporto dell’Associazione “Il Sogno di Stefano”.

A inizio 2008 è stata poi possibile la formalizzazione di progetto intitolato “Monitoraggio per la rilevazione dei problemi psicologici e psicopatologici in soggetti in età evolutiva affetti da nefropatia, in terapia dialitica e sottoposti a trapianto d’organo”, progetto attivo nel triennio 2008-2010, con un accordo di attività di sostegno psicologico garantita per 18 ore settimanali.

Riscontri degli sviluppi di questo progetto si sono avuti in tre occasioni congressuali, due di livello nazionale e una internazionale. Ciò che è descritto in questi tre interventi nasce dall’attività psicologica clinica quotidiana che sarà brevemente riassunta nei prossimi paragrafo.

Attività svolta

Tra il 2006 e il 2010 il Servizio di Nefrologia Pediatrica ha segnalato al Servizio di Psichiatria Infantile e Psicologia Clinica 138 nuovi pazienti, attraverso richiesta di consulenza durante il ricovero o di visita in occasione di controllo ambulatoriale. Di questi 138 pazienti:

  • 91 sono stati seguiti direttamente dal Dott. Pozziani, o singolarmente o insieme a colleghi Neuropsichiatri Infantili o Psicologi del Servizio di Psichiatria Infantile e Psicologia Clinica quando la situazione necessitava di un intervento in parallelo per il bambino/adolescente e per i genitori.
  • Gli altri 47 pazienti sono stati seguiti da colleghi del Servizio di Psichiatria Infantile e il percorso diagnostico o di sostegno è stato regolarmente discusso nella riunione d’equipe multidisciplinare settimanale.

La tipologia delle prestazioni svolte, è riassumibile nelle seguenti categorie:

  • Percorsi di valutazione delle condizioni psicologiche alla diagnosi di nefropatia;
  • Percorsi di valutazione delle condizioni psicologiche all’immissione in dialisi;
  • Percorsi valutazione delle condizioni psicologiche all’inserimento in lista trapianto;
  • Percorsi di valutazione psicologica per la candidatura alla donazione d’organo;
  • sostegno psicologico a paziente ricoverato;
  • sostegno alla relazione genitori – bambino in condizioni di patologia cronica;
  • Percorsi di valutazione psicodiagnostica in sospetta condizione psicopatologica;
  • Percorsi di valutazione psicologica in sospetta condizione di ritardo psicomotorio e/o cognitivo.

La distribuzione dell’attività per anno è la seguente:

  • 2006: 33 nuove segnalazioni; 12 da me seguite
  • 2007: 27 nuove segnalazioni; 13 da me seguite
  • 2008: 20 nuove segnalazioni; 15 da me seguite
  • 2009: 31 nuove segnalazioni; 25 da me seguite
  • 2010: 27 nuove segnalazioni; 26 da me seguite

Per il triennio 2008 – 2010 le visite da me effettuate (colloqui psicologico clinici, osservazioni di gioco con in bambini nella prima infanzia, osservazioni della relazione madre – bambino in perinatalità e primissima infanzia, somministrazioni testali, percorsi di sostegno) sono state circa 900.

I percorsi di supporto psicologico-psicoterapeutico si articolano con diverse possibili frequenze, sulla base della necessità e in accordo con le disponibilità alla partecipazione da parte delle famiglie, aspetto questo non secondario per un Centro di Nefrologia Pediatrica polo pediatrico per il Triveneto e Centro di riferimento nazionale per la Trapiantologia.

Le prese in carico di tipo psicologico possono essere così distinte:

  • intensive: almeno 2-3 incontri settimanali per un periodo di almeno 6 settimane;
  • settimanali: incontri a cadenza settimanale per un periodo di almeno 4 mesi;
  • quindicinali: incontri a cadenza quindicinale per un periodo di almeno 6 mesi;
  • mensili: incontri a cadenza mensile per un periodo di almeno 10 mesi.

Nel quadriennio 2007-2010 le prese in carico da me effettuate sono state:

2007:

  • 2 prese in carico intensive;
  • 3 prese in carico settimanali;
  • 2 prese in carico quindicinali.

2008:

  • 1 presa in carico intensiva;
  • 3 prese in carico settimanali;
  • 5 prese in carico quindicinali;
  • 2 prese in carico mensili.

2009:

  • 2 presa in carico intensiva;
  • 4 prese in carico settimanali;
  • 5 prese in carico quindicinali;
  • 2 prese in carico mensile.

2010:

  • 4 presa in carico intensive;
  • 3 prese in carico settimanali;
  • 3 prese in carico quindicinali;
  • 4 prese in carico mensili.

È importante sottolineare come, accanto all’attività clinica con bambino e genitori, sono necessari quotidiani momenti di confronto con le diverse figure assistenziali coinvolte, comprese quelle nei territori di residenza delle famiglie.

Ambiti di intervento

Per avere un idea del tipo di intervento psicologico espresso in un contesto come è quello della Nefrologia Pediatrica può essere d’aiuto distinguere diversi ambiti di intervento sulla base delle età dei piccoli pazienti.

Perinatalità e primissima infanzia (0-3 anni)

La fase 0-3 è particolarmente delicata: la diagnosi di malattia, sia essa posta durante la gravidanza o in perinatalità, e le cure che possono rendersi necessarie possono comportare uno squilibrio nelle dinamiche di relazione tra i genitori e il bambino. Il lavoro di assistenza psicologica in questa fascia di età è finalizzato a riconoscere, investire e preservare la relazione genitori – bambino, precocemente gravata da intrusioni meccaniche (manovre terapeutiche) e da angosce di morte, attraverso un intervento che sostenga la libera circolazione di nutrimento affettivo reciproco tra il bambino e i genitori e che offra spazi nei quali le paure possano essere espresse, condivise ed elaborate.

Infanzia (4-11 anni)

I bambini hanno un loro personale vissuto della malattia e percezione di ciò che implica, hanno fantasie e pensieri relativi al loro corpo e agli organi che ne sono parte. Le comunicazioni relative alla loro salute e alle cure per preservarla avvengono solitamente con i genitori ed è loro il compito di parlare al bambino di ciò a cui andrà incontro, per condividere insieme una narrazione dell’esperienza di malattia in una forma che sia innanzitutto comprensibile e quindi protettiva sia del senso di continuità dell’esistenza individuale, sia delle relazioni affettive.

L’intervento psicologico si caratterizza in questo periodo evolutivo per la ricerca e la condivisione, con il bambino e i genitori, di una narrazione dell’esperienza che aiuti a comprendere i dubbi e le paure che possono celarsi dietro a comportamenti, atteggiamenti o anche interrogativi dei piccoli come dei grandi.

È importante che a partire da questa età vengano offerti spazi separati e laddove possibile operatori diversi per seguire il bambino e i suoi genitori.

Preadolescenze e Adolescenza (12-18 anni)

In questo momento evolutivo è essenziale riconoscere alla persona una sua maturità di comprensione, il suo diritto a essere informata, senza per questo eccedere con informazioni e responsabilizzazioni che possono profondamente incidere sul suo equilibrio psico-emotivo.

È importante che atteggiamenti e comportamenti di natura regressiva siano accettati e compresi dagli adulti, dai genitori come anche dall’equipe curante. Essi consentiranno così all’adolescente spazi nei quali ritrovare risorse emotive utili all’elaborazione dell’esperienza di malattia.

In questa fase evolutiva l’intervento psicologico, laddove necessario, deve essere circoscritto con cura sulla base delle disponibilità e delle motivazioni dell’adolescente stesso a essere ascoltato, tutelando rigorosamente la riservatezza dei contenuti, per evitare inutili e dannose risonanze tra la malattia fisica e la possibile fragilità emotiva che talora ne deriva. Ciò significa che anche il possibile rifiuto dell’adolescente a uno spazio d’ascolto va accettato e, soprattutto, riconosciuto nel suo significato di sana aspirazione a un’integrità personale prima ancora che fisica.

Dott. Giorgio Pozziani: Curriculum Vitae

  • Dottorato di Ricerca conseguito presso la Scuola di Dottorato in Medicina dello Sviluppo e Programmazione del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova, con una tesi sperimentale intitolata “La percezione del dolore nel bambino ex pretermine: studio sull’induzione sperimentale di uno stimolo doloroso tramite Cold Pressor Test”, nel 2009.
  • Post Graduate Diploma in Studi Osservativi Psicoanalitici conseguito presso il Centro Studi Martha Harris di Venezia, accreditato alla la Tavistock Clinic / Univerity of East London, nel 2008.
  • Abilitazione all’esercizio della professione di Psicologo conseguita nella I sessione dell’anno 2005 presso l’Università degli Studi di Padova. Iscritto all’Ordine degli Psicologi del Veneto. Numero iscrizione albo: 5231.
  • Laurea Magistrale in Psicologia, indirizzo di Psicologia Clinica e di Comunità, con una tesi intitolata “Sottofase di riavvicinamento e patologia borderline: uno studio retrospettivo su due casi tratti dalla ricerca sulla separazione individuazione di Margaret Mahler” conseguita pressola Facoltàdi Psicologia dell’Univerità degli Studi di Padova, nel 2003.
  • Diploma di Maturità Classica conseguito presso il liceo – ginnasio “Tito Livio” di Padova, nel 1997.

ATTIVITÀ LAVORATIVE

  • Psicologo Consulente libero professionale per l’U.O.S. di Nefrologia Pediatrica del Dipartimento di Pediatria di Padova, nell’ambito di un progetto finalizzato al monitoraggio dei problemi psicologici e psicopatologici in soggetti in età evolutiva affetti da nefropatia, in terapia dialitica esottoposti a trapianto d’organo. Ottobre 2006 / in corso
  • Psicologo dedicato a valutazioni psicodiagnostiche, consultazioni brevi e protratte, percorsi di sostegno psicologico, per i bambini che accedono al Servizio di Psichiatria Infantile e Psicologia Clinica del Dipartimento di Pediatria come pazienti ambulatoriali o come ricovero pediatrico. Settembre 2005 / in corso

ESPERIENZA PROFESSIONALE – ATTIVITÀ ASSISTENZIALE

  • Collaborazione con il Servizio di Psichiatria Infantile e Psicologia Clinica del Dipartimento di Pediatria in qualità di Psicologo frequentatore. Giugno 2005 / Dicembre 2005
  • Aprile 2004 – Ottobre 2004: Collaborazione alla ricerca intitolata “La ricerca sperimentale sul dolore in età pediatrica. Il Cold Pressor Test: validazione di un metodo”, condotta dalla Dott.ssa Manuela Trapanotto nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Biologia dello Sviluppo e Scienze della Programmazione.
  • Tirocinio per l’accesso all’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della Professione di Psicologo svolto presso il Servizio di Psichiatria Infantile e Psicologia Clinica del Dipartimento di Pediatria di Padova. Marzo 2004 / Marzo 2005

INSEGNAMENTI

Attività di didattica integrativa all’interno del corso di “Tecniche di osservazione del comportamento infantile” per il Corso di Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli studi di Padova, dal 2007 e tuttora in corso.

ATTIVITÀ SCIENTIFICA E DI RICERCA

  • Partecipazione al Gruppo Clinico, di studio e di ricerca per la diagnosi, sostegno psicologico e terapia di soggetti in età evolutiva, e loro genitori, in attesa di trapianto o trapiantati di cuore, fegato e rene; condotto dalla Dott.ssa Silvia Casella presso il Dipartimento di Pediatria di Padova. Dal 2004 – tutt’ora in corso.
  • Partecipazione al Gruppo Clinico, di studio e di ricerca per la diagnosi, sostegno psicologico e terapia di soggetti in età evolutiva, e loro genitori, affetti da Autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo; condotto dalla Dott.ssa Chiara Cattelan presso il Dipartimento di Pediatria di Padova. Dal 2004 – tutt’ora in corso.
  • Membro della Segreteria Scientifica della III Conferenza Internazionale sull’Autismo “Oltre le Barriere Autistiche: la comprensione e la cura”, Venezia, 13-15 Ottobre 2006. Organizzata dal Frances Tustin Memorial Trust in collaborazione con il Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova. Con il patrocinio di: Centro Veneto di Psicoanalisi, AIPPI, ARCADIA, ASNE-SIPsIA, CISPP, C.S.M. HARRIS-AMHPPIA, SIPsIA. Da Novembre 2005 a ottobre 2006.
  • Partecipazione al Gruppo Clinico “La consultazione protratta a futuri genitori e a genitori e figli in tenera età, condotto dal Dott. Marco Mastella presso il Centro Psicoanalitico Bolognese. Da Ottobre 2007 – in corso.
  • Relatore per il Convegno dell’Assemblea Regionale dell’Associazione Italiana Celiachia, Sezione Veneto, con l’intervento “Preadolescenza e celiachia”, Mestre, 22 febbraio 2009.
  • Partecipazione al Gruppo Clinico “Maternità Interiore” condotto Dott. Marco Mastella presso il Centro Psicoanalitico Bolognese. Da Ottobre 2009 – in corso
  • Partecipazione al Gruppo Clinico “Il pensiero della morte e la morte del pensiero” condotto dal Dott. Marino Milella, nell’ambito dei corsi di formazione organizzati dagli Psicologi ospedalieri con il patrocinio della Struttura Interaziendale di Formazione dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Da Gennaio 2009 a Dicembre 2009.
  • Relatore con Casella S. per il congresso “Il futuro della celiachia: Analisi e nuove scoperte” con l’intervento “Diagnosi di celiachia nella primissima infanzia. Prospettiva dei genitori sull’accettazione della condizione di celiachia”, Bolzano – Merano, 13-14 Marzo 2010.

PUBBLICAZIONI

  • Trapanotto M., Gobber D., Benini F. , Pozziani G., Barbieri S., Battistella P.A. : “The Cold pressor test: comparison between children with headacheand their healthy peers”. In “The Journal of Headache and Pain”, 2005; 6(4): 363.
  • Trapanotto M., Gobber D., Benini F. , Pozziani G., Barbieri S., Battistella P.A. : “The Cold pressor test: comparison between children with headacheand their healthy peers”. In “The Journal of Headache and Pain”, 2005; 6(4): 363.
  • Casella S., Baldan L., Corletto E., Pozziani G., Cattelan C., Zacchello F., Guariso G.: “Uncovering coeliac disease through the group”. In “Digestive and Liver disease, An International Journal of Gastroenterology and Hepatology” 2005; vol. 37, n°A29.
  • Cattelan C., Battista P., Boatto E., Casella S., Permunian A., Pozziani G., Ricca M., Sequi G. : “La salute mentale del bambino e l’ospedale”. In Rivista Studi Zancan, 4/2008.
  • Manuela Trapanotto, Giorgio Pozziani, Egle Perissinotto, Sara Barbieri, Franco Zacchello, and Franca Benini “The Cold Pressor Test for the Pediatric Population: Refinement of Procedures, Development of Norms, and Study of Psychological Variables” J. Pediatr. Psychol., August 2009; 34: 749 – 759.
  • Guariso G., Righetto C., Pozziani G., Casella S. : “La comunicazione al bambino con celiachia”. In “Il silenzio non è d’oro”, Autori vari, Piccin, Padova 2011.
  • Pozziani G., Canetta E., Sinatora F. : “Comunicare al bambino in attesa di trapianto”. In “Il silenzio non è d’oro”, Autori vari, Piccin, Padova 2011.
  • Cattelan C., Busatto A., Pozziani G., Ricca M., Lucidi A.,: “Un bambino, i suoi genitori e una diagnosi. Questioni aperte sull’autismo”, in “Nuovi assetti della clinica psicoanalitica in età evolutiva”, a cura di Busato Barbaglio C. e Mondello M.L., Quaderni di Psicoterapia Infantile, 62, Borla, 2011.

Abstracts

  • Pozziani G., Battista P., Ricca M., Andreetta B, Murer L., Zacchello G., Cattelan C. : “Approccio psicologico – psichiatrico al bambino con malattia renale” ; Poster presentato al XXIV Congresso Nazionale SINP, Società Italiana di Nefrologia Pediatrica, 27-28 Novembre 2008, Roma.
  • Trapanotto M., Pozziani G., Perissinotto E., Traverso A., Benini F.: “Pain Perception in Ex-Preterm Children: A Follow-Up Study” 8th International Symposium on Pediatric Pain, 7-11 giugno, 2009, Acapulco, Mexico
  • Ricca M., Pozziani G., Battista P., Andreetta B., Carasi C., C. Cattelan, Murer L. :
  • “Studio sulla Qualità di Vita di Giovani Adulti Trapiantati di Rene in Età Pediatrica”,
  • International Symposium On Paediatric Surgical Research, 2° Congresso Nazionale Congiunto, 16-19 Settembre 2009, Genova, Italia.
  • Pozziani G., Ricca M., Righetto C., Oletto S., Cattelan C., Chiandetti L., Murer L..: “Approccio multidisciplinare al bambino con malattia renale” ; Poster presentato al XXVI Congresso Nazionale SINP, Società Italiana di Nefrologia Pediatrica, 21-23 Settembre 2010, Pordenone.

Pozziani G., Battista P., Ricca M., Andreetta B, Murer L., Zacchello G., Cattelan C. : “Approccio psicologico – psichiatrico al bambino con malattia renale” ; Poster presentato al XXIV Congresso Nazionale SINP, Società Italiana di Nefrologia Pediatrica, 27-28 Novembre 2008, Roma.

Ricca M., Pozziani G., Battista P., Andreetta B., Carasi C., C. Cattelan, Murer L. :

“Studio sulla Qualità di Vita di Giovani Adulti Trapiantati di Rene in Età Pediatrica”,

International Symposium On Paediatric Surgical Research, 2° Congresso Nazionale Congiunto, 16-19 Settembre 2009, Genova, Italia.

Pozziani G., Ricca M., Righetto C., Oletto S., Cattelan C., Chiandetti L., Murer L.: “Approccio multidisciplinare al bambino con malattia renale” ; Poster presentato al XXVI Congresso Nazionale SINP, Società Italiana di Nefrologia Pediatrica, 21-23 Settembre 2010, Pordenone.

Analogo ragionamento potrebbe essere svolto sulla base dei diversi momenti del percorso di cura (diagnosi; dialisi e sue modalità; trapianto e sua modalità; decorso post-trapianto) ai quali i bambini e gli adolescenti, e le rispettive famiglie con loro, percorrono. Essendo questo il tema del percorso di ricerca attualmente in corso si rimandano ulteriori considerazioni a un secondo momento.